Qualunque azienda voglia entrare nel mercato svizzero si trova ad affrontare un sistema diverso da molti altri, preciso e regolamentato in ogni sua parte, che si sviluppa lungo l’arco alpino su un territorio diversificato e molto particolare.

IL PLURILINGUISMO

Siamo una terra in cui convivono quattro aree linguistiche di cui almeno tre (italiano – francese – tedesco), le più parlate, devono essere conosciute in tutte le loro sfaccettature. Lo svizzero-tedesco, difatti, non è esattamente l’Hochdeutsch che si sente a Berlino e la conoscenza di simili sfumature linguistiche (e culturali), dà un notevole valore aggiunto all’immagine di un’impresa straniera che vuole far parte del nostro mercato.

LA PRECISIONE

Svizzera è spesso sinonimo di precisione, una caratteristica ci contraddistingue da sempre. E in particolar modo nelle transazioni commerciali tale assunto corrisponde al vero. A noi piace organizzare il lavoro e prevedere ogni possibile variabile con anticipo in modo da rispettare i tempi e offrire l’eccellenza, disponibile sul mercato in un determinato momento.

LA REGOLAMENTAZIONE

Inoltre, non facciamo parte dell’Unione Europea, condizione che ci ha imposto di siglare trattati bilaterali con le nazioni con cui facciamo affari e fissare una serie di regole doganali che possono differire da quelle comunitarie. Va da sé che un’azienda che voglia collaborare con noi sia avvantaggiata allorquando scelga un buon importatore, a conoscenza l’iter doganale nel suo insieme e ben aggiornato sulle ultime licenze e tariffe per l’import/export.

LE CERTIFICAZIONI

Dicevamo poco sopra che il nostro mercato tende ad avere alte aspettative di qualità. Per ottenere il miglior livello qualitativo, la Confederazione ha introdotto una serie di certificazioni e parametri che le merci devono incontrare per raggiungere i nostri scaffali. È così che, per esempio, i prodotti alimentari per essere presi in considerazione devono superare esami chimici e biologici stringenti. Tanto più che la clientela locale tende a preferire un prodotto elvetico (soprattutto se agricolo o di allevamento), proprio perché associato a standard elevati, anche quando significa spendere di più.

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